Dall’antichità ad oggi, nelle tradizioni di ogni cultura, il canto ha accompagnato l’uomo nelle fasi della sua vita. Durante il lavoro, negli sforzi fisici, nelle marce forzate, per ringraziare o chiedere aiuto ad un Dio, per sfogo emotivo, per dichiarare un’emozione, per sentirsi uniti in inni, per augurare lunga vita, il canto è stato ed è ancora oggi, presente nelle nostre vite.
Il mantra, che letteralmente possiamo definire “strumento per comprendere, immaginare, pensare”, è quella parte del processo yogico che utilizza la vibrazione che produce il nostro corpo nel momento in cui emettiamo un suono o che riceve il nostro corpo dal momento in cui siamo in contatto con una fonte sonora.
La pratica di mantra è la parte dello yoga legata al suono e alla vibrazione, è una pratica benefica, liberatoria e di grande condivisione nella quale attraverso la ripetizione di suoni viviamo un’esperienza di profonda attivazione e purificazione energetica.
La vibrazione agisce sul nostro corpo che assorbe il suo pulsare e lo amplifica, agendo esattamente come uno strumento musicale, ogni nostra parte reagirà alle vibrazioni e verrà sollecitata da esse, andando a scuotere le parti più irrigidite e statiche o andando a creare struttura alle parti più molli.
Nella mente la vibrazione agisce veicolando l’attenzione, andando in questo modo a diminuire le vrtti (che potremmo considerare come interferenze della mente), il ritmo respiratorio verrà modificato dalla melodia del mantra e la nostra capacità percettiva e sensoriale sarà notevolmente aumentata. A livello psicologico avviene una pausa dai pensieri disfunzionali ai quali a volte siamo legati permettendo il concretarsi del nostro potere attualizzante di realizzare un’autoguarigione.
Il Mantra è un grande lavoro anche per i bambini, per le neo-mamme e le gestanti.